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Poco meno di 40 chilometri, tutti in piano, all’interno del parco fluviale di Lucca. Un percorso ideale per scoprire i luoghi natali del compositore Giacomo Puccini, a cui questa pista ciclabile è dedicata. Si pedala lungo la riva destra del fiume Serchio, per lasciarsi alle spalle i Monti Pisani e raggiungere il mare a Bocca di Serchio.

Leggi tutto: Pista ciclabile del Serchio

Itinerario suggestivo nell’entroterra siciliano a sud di Palermo. Si sviluppa senza dislivelli impegnativi (anche se la salita a Corleone si fa sentire) e gode di una sede protetta per quasi tutto il tracciato, fanno eccezione soltanto alcune interruzioni in prossimità di qualche galleria e del viadotto Batticano. La segnaletica, peraltro prevista nel progetto, è ancora insufficiente. Attenzione alle temperature: in estate, soprattutto durante le ore mattutine, il caldo può risultare insopportabile.

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L’austera Valsugana, vista dalla bicicletta, è un’autentica rivelazione, un lungo susseguirsi di borghi e piccole cittadine adagiate lungo un itinerario affascinante che resta dolce nonostante alcuni tratti in leggera salita. Il lago di Caldonazzo e l’elegantissima Borgo Valsugana sono i punti clou di una pista ciclabile ben segnalata e priva di difficoltà significative, l’ideale per ogni tipo di gamba e di bici.

Leggi tutto: Pista ciclabile della Valsugana

La Pista Ciclabile della Riviera dei fiori è il primo tassello di un ambizioso progetto che punta alla costruzione di un percorso dedicato al turismo lento da Genova a Marsiglia. Quando  sarà terminato, grazie all’impareggiabile offerta climatica, gastronomica e paesaggistica, avrà tutte le carte in regola per competere con le mete più gettonate del cicloturismo europeo. Nel frattempo ci si può godere questi 25 chilometri quasi totalmente pianeggianti ricavati dalla dismessa linea ferroviaria, preziosa alternativa alla congestionata Aurelia.

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La pista ciclabile sfrutta tutta la vecchia linea ferroviaria delle Dolomiti, con l’eccezione di alcuni brevi tratti. Nella prima parte, fino a Cortina, il fondo è ricoperto di ghiaia mentre nel tratto di Cadore il fondo stradale è interamente asfaltato. Il dislivello (appena 300 metri in salita, mentre in discesa sono 850!) è ben poca cosa rispetto agli spettacolari scorci panoramici che questa ciclabile è in grado di offrire.

Leggi tutto: Pista ciclabile Dobbiaco - Cortina - Calalzo di Cadore

piacevole passeggiata (andata e ritorno) che parte dal centro storico del capoluogo emiliano per poi svilupparsi in direzione sud ovest verso Casalecchio di Reno. A metà del percorso si può deviare verso il quartiere Barca. Non presenta alcuna difficoltà e si può sfruttare anche in inverno.

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È una nuova pista ciclabile, con asfalto legatissimo e ottima segnaletica. Il percorso si sviluppa totalmente in piano e non presenta difficoltà di rilievo, rendendola la destinazione ideale di famiglie e cicloturisti di qualsiasi gamba. Per i biker più tosti può servire da raccordo per alcuni anelli in mtb lungo la Riviera Berica.

 

Leggi tutto: Pista ciclabile Riviera Berica

Lunga pedalata (la lunghezza rappresenta l’unico elemento di difficoltà) sul canale Maestro della Chiana alla scoperta dell’antica civiltà etrusca. L’acqua è la protagonista assoluta di un territorio disegnato dalla natura e rimodellato dalla mano dell’uomo con un'opera ciclopica che ha invertito il corso stesso delle acque. Da evitare i mesi più caldi durante i quali questo percorso, totalmente pianeggiante, può rendersi davvero impegnativo per via dell’afa e dell’umidità.

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Itinerario prevalentemente pianeggiante (il dislivello totale non arriva a 500 metri), con qualche salita nell’ultimo tratto, da Tirano a Grosio. Il sentiero della Valtellina offre una discreta varietà di panorami tra fondo valle e piccole cittadine, ma la sua lunghezza (quasi 100 km) suggerisce di mettere in conto due o tre giorni di escursione, così da avere anche più tempo per le visite lungo il percorso.

Leggi tutto: Il sentiero della Valtellina

Itinerario abbastanza lungo ma interamente pianeggiante e di grandi suggestioni turistiche, realizzato sui rilevati d’argine del Marroggia -Teverone - Timia, fino a Cannara, per poi attraversare la Valle Umbra proprio dinnanzi ad Assisi. L’Umbria è una regione che sta puntando tantissimo sul cicloturismo e i risultati si vedono: questo itinerario può essere collegato ad altri (es. ciclovia del Tevere, ciclovia dell’Ex Ferrovia Spoleto - Norcia, ciclovia anulare del Trasimeno) per una piacevole vacanza a pedali nella zona. La linea ferroviaria Orte - Falconara (tra Spoleto e Assisi) e quella Foligno - Terontola (tra Foligno e Assisi) consente il bici + treno.

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