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percorsi
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FotoMappa del percorso (Paolo Magnani, 2017)

Da Mostizzolo (Tn) a Cogolo (Tn)

Quasi 600 metri di dislivello possono farsi sentire, soprattutto nell’ultimo tratto, quando la pendenza diventa più maligna. Per il resto la ciclabile, che si sviluppa lungo il corso del fiume Noce, non presenta difficoltà di alcun tipo, è ben segnalata e spaziosa. La comodità del treno Dolomiti Express e del Bici Bus, attrezzati per il trasporto delle bici, mettono una marcia in più a questa ciclabile.

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Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 34 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente asfalto
Bicicletta Trekking, MTB
Luoghi d'interesse Mostizzolo, Malè, Dimaro, Mezzana, Fucine, Cogolo
Informazioni pratiche
Gpx del percorso http://www.bicitalia.org/yourls/valdisole

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Il percorso ciclopedonale della Val di Sole inizia in corrispondenza del ponte di Mostizzolo, poco lontano dalla stazione ferroviaria sulla linea Trento-Malè. Il ponte scavalca una profonda forra, proprio dove il Noce si getta nel Lago di Santa Giustina, un esteso bacino chiuso da una diga. Il primo tratto di valle, nonostante la quota ancora piuttosto bassa, è quello che si caratterizza per uno scenario più marcatamente alpino, con diversi chilometri all’interno di una splendida abetaia.

Più si macinano chilometri e più il bosco lascia spazio ai frutteti e ad ampie distese prative. Si pedala sempre sulla destra idrografica del Noce e, in breve, si raggiunge il punto di confluenza con il torrente Rabbies, che scende dalla Valle di Rabbi e si versa nel fiume di valle, a un chilometro da Malè. Ancora qualche colpo di pedale ed eccoci nell’abitato del capoluogo della Val di Sole, raccolto nei suoi soli duemila abitanti.

A questo punto ci siamo già lasciati alle spalle 10 chilometri, quasi un terzo dell’intero percorso, e chi sentisse il bisogno di una sosta può approfittare dell’area attrezzata che si incontra all’altezza di Ponte Stori. Sei chilometri più avanti, prima di Cavizzana, bisogna affrontare 400 metri di salita che però non conducono all’abitato, che si trova ancora più in alto, bensì a una discesa verso il Noce attraverso distese di frutteti. Raggiunta la sponda del fiume, ci troviamo ai piedi dell’imponente Castel Caldes e della Rocca di Samoclevo, che ci sovrastano dall’alto della valle. Adesso la pista è quasi completamente in piano e prosegue attraverso i vasti prati che precedono il paese di Dimaro, all’inizio della Val Meledrio, dove si biforca la strada che porta a Madonna di Campiglio.

Dopo aver superato Dimaro è la volta di Mestriago e Mezzana, che si può facilmente riconoscere dal grande centro sportivo. Se l’appetito comincia a farsi sentire vale la pena resistere fino a Pellizzano (Km 25), che si trova poco più avanti. Qui infatti è stato allestito un nuovo bici grill, ideale per una sosta e un picnic. Si prosegue ancora in piano verso Ossana, inconfondibile per via del Castello di San Michele, ben visibile da chilometri di distanza.

Fucine è il crocevia tra la Valle di Sole e la Valle di Peio e segna l’inizio della salita finale che conduce a Cogolo. Qui ci troviamo a quota 985 metri sul livello del mare, dobbiamo arrivare a quasi 1.200. Dopo esserci lasciati alle spalle Fucine continuiamo in direzione nord ovest mentre la pista ciclabile si inoltra nella valle di Peio. La valle è molto più stretta e, per raggiungere Cogolo, siamo costretti ad attraversare il Noce per ben tre volte mentre la salita diventa sempre più tosta. Curiosamente l’ingresso a Cogolo avviene in discesa, attraversando un ponte che immette direttamente sulla strada principale del paese.

IDEE PER LA SOSTA

Museo della Civiltà Solandra di Malè

Aperto al pubblico nel 1979, mette in mostra circa 1.600 attrezzi che testimoniano i modi di vita di un tempo e ricostruisce due ambienti tipici della casa solandra. Una sezione del museo è riservata alla vita e alle scoperte del micologo Giacomo Bresadola, morto nel 1929. Per informazioni: telefono 0463/901272.

Pieve dell’Assunta

Si trova a Malè e viene citata per la prima volta in un documento del 1183 ma lo stile neogotico risale a una ristrutturazione di fine Ottocento su un progetto dell’architetto Enrico Nordio. È uno dei tesori artistici più preziosi di tutta la Val di Sole.

Rocca di Samoclevo

Si raggiunge dall’omonimo paesino, al termine di una passeggiata di circa mezz’ora lungo la strada “delle Piscine”: il nome viene da una leggenda del passato, che racconta di una battaglia così cruenta da riempire di pozzanghere di sangue tutte questi sentieri. Dall’alo si può godere di una vista fantastica sulla valle e ammirare i frutteti che la circondano.