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percorsi
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FotoCiclabile nei pressi di Rivoli (M. Passigato, 2014)

Da Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella a Ponton

Il percorso ad anello, di circa 65 km completamente asfaltato e per l’80 % in sede propria, ondulato tra i vigneti, si sviluppa sui due lati del fiume Adige tra Ponton allo sbocco nella pianura e Borghetto di Trento, e più precisamente il Bici Grill di Avio, in vista dell’omonimo castello medioevale. La vista spazia sui fianchi dei monti circostanti, Lessini e Baldo e costeggia con belle vedute il fiume Adige. Lo sbocco nella pianura del fiume è caratterizzato da numerose fortificazioni austriache e da una strettoia del fiume tra alte pareti di roccia – Chiusa di Ceraino – particolarmente affascinate.

 

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Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 65 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente asfalto
Bicicletta Trekking, MTB, Bici da corsa
Luoghi d'interesse I forti della chiusa di Ceraino, il Castello di Avio, il paesaggio ed i vini della Terra dei Forti
Informazioni pratiche
Gpx del percorso

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Iniziamo la descrizione dal ponte sull’Adige di Ponton, imbocchiamo la strada lato destro Adige a bassissimo traffico che porta a Gaium, in prossimità di una chiesa svoltiamo a sinistra e saliamo sulla ciclabile che affianca il Canale Biffis. Proseguiamo lungo la ciclabile verso nord fino a scavalcare con significativa salita la Rocca di Rivoli e raggiungere l’omonimo paese ove la vista spazia sulla val Lagarina e sulle fortificazioni austriache che fanno capo alla chiusa di Ceraino. Da Rivoli proseguiamo con marcata discesa fino al foondo della val d’Adige e seguiamo la ciclabile di gran qualità fino a Mama d’Avio, circa 27 km dalla partenza. In prossimità del ponte sull’Adige è possibile rientrare subito a Ponton via Borghetto d’Adige, Peri, Dolcè, Ceraino e Volargne con circa altri 27 km, oppure proseguire per altri 5 km verso Trento lungo la ciclabile trentina fino al confortevole Bici Grill Ruota Libera per la sosta pranzo.

Il ritorno per la ciclabile sulla sponda sinistra Adige è anch’essa in perfetta sede propria ben ondulata fino a Ceraino. Da Ceraino si segue per circa 1,5 km la strada statale con poco traffico che percorre la Chiusa di Ceraino e poi a Volargne si prende un’evidente strada a destra che tra i laboratori di taglio del marmo porta direttamente al ponte sull’Adige di Ponton da dove siamo partiti

IDEE PER LA SOSTA

RIVOLI

Il paese di Rivoli si trova al centro dell’omonimo circo morenico formato dalla parte terminale del ghiaccio atesino; costituisce lo snodo tra la ciclabile Bicitalia 1 ed Eurovelo 7 che scende da Bolzano – Trento con le diramazioni verso il lago di Garda e Peschiera – Mantova Roma, e la ciclabile verso Verona detta ciclopista dell’Adige.

Rivoli è famosa per le sue numerose fortificazioni austriache che ne circondano la conca e la sottostante chiusa di Ceraino e per la nota battaglia di Rivoli.

La battaglia di Rivoli fu uno degli scontri decisivi combattuti dalle truppe francesi dell'Armata d'Italia, al comando del generale Napoleone Bonaparte, contro l' , durante la prima campagna d'Italia, nel 1797. La battaglia di Rivoli fu la più brillante vittoria dell'Armata d'Italia durante la campagna del 1796-1797 e viene considerata la prima vera battaglia di annientamento combattuta e vinta da Napoleone Bonaparte nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera.

AVIO

Il Castello di Avio, o Castello di Sabbionara (Schloß Aue nei testi di lingua tedesca), è tra i più noti ed antichi monumenti fortificati del Trentino. È situato nella frazione di Sabbionara d'Avio e grazie al suo imponente mastio domina la Vallagarina. Il castello è stato donato nel 1977 dalla contessa Emanuela di Castelbarco al Fondo Ambiente Italiano (FAI), che lo gestisce e ne cura la manutenzione.

La collina di Sabbionara d'Avio, protetta alle spalle dalla montagna e dominante gli antichi guadi sull'Adige, era naturale che venisse scelta come punto di difesa e vedetta della valle, nonché luogo prestigioso di un potente.

La Vallagarina che il castello domina fu una delle principali vie di comunicazione tra il Mediterraneo e l'Europa settentrionale, la pianura padana col mondo germanico. Le stesse arterie moderne non fanno che ripercorrere il medesimo tracciato dell'antica via Claudia Augusta, che attraversa la valle dal 15 a.C.

Le prime fonti storiche che parlano di una fortezza costruita in questo luogo, con il nome Castellum Ava, sono datate 1053. Nel XII secolo I proprietari appartenevano alla famiglia dei Castelbarco, vassalli del Vescovo di Trento i quali, nel 1411, lo cedettero per testamento a Veneziani. Dopo questo passaggio di proprietà il Castello di Avio venne ampliato e decorato con una cappella in onore di San Michele insieme ad una facciata riportante gli stemmi dei loro dogi. Nel 1509 il maniero passò in mano alle truppe imperiali di Massimiliano I che, dopo aver fatto dipingere le proprie insegne araldiche, lo ipotecò ai Conti d'Arco. Ulteriori passaggi di mano fanno seguito a questa fase finché, nel XVIIsecolo, il castello ritornò ai Castelbarco.

Nel 1977 Emanuela Castelbarco, nipote di Arturo Toscanini, donò al FAI il Castello di Avio e la fondazione iniziò subito a intervenire con lavori di restauro e recupero.