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percorsi
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Fotociclabile presso la Certosa (C. Pedroni)

Da Bologna (Bo) a Casalecchio di Reno (Bo)

piacevole passeggiata (andata e ritorno) che parte dal centro storico del capoluogo emiliano per poi svilupparsi in direzione sud ovest verso Casalecchio di Reno. A metà del percorso si può deviare verso il quartiere Barca. Non presenta alcuna difficoltà e si può sfruttare anche in inverno.

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Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 15 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente asfalto
Bicicletta Trekking, MTB, Bici da corsa
Luoghi d'interesse Bologna, Casalecchio di Reno
Informazioni pratiche
Gpx del percorso

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Per promuovere la sua rete ciclabile di circa 150 chilometri, il Comune di Bologna ha tracciato una dozzina di percorsi che permettono al ciclista di partire alla scoperta della città. Ogni pista è attrezzata con una doppia segnaletica: un cartello piccolo, ogni 200 metri circa e in prossimità delle intersezioni con la rete stradale, conferma la continuità del percorso ciclabile e segnala la distanza delle varie destinazioni; un cartello più grande è posizionato agli incroci con altre piste per segnalare possibili varianti.

Il punto di partenza dell’itinerario 1, denominato appunto “Casalecchio”, è la cerchia dei viali, appena al di fuori dal centro storico. Si comincia a pedalare dalla Grada del Reno, all’incrocio tra l’alberata viale Vicini e via Sabotino: in questo tratto la pista si trova sul marciapiede ed è bene procedere a velocità moderata. Si prosegue sempre dritto fino a quando via Sabotino diventa via Valdossola: a questo punto, sulla destra, merita una fermata il Cimitero monumentale della Certosa di Pavia; gli amanti del calcio, invece, potranno scattarsi una foto davanti allo stadio Dall’Ara, casa del Bologna Football Club, società fondata nel 1909 con sette scudetti in bacheca.

All’altezza di via Sacco e Vanzetti, nella zona della Certosa, si può prendere la diramazione ciclabile verso la zona Barca, parte del quartiere Reno (itinerario 1/A). Si passa vicini al parco Gallarani (dove attraverso un breve tratto di traffico promiscuo lungo Via Giotto ci si può collegare all’itinerario 9 “Casteldebole”) e si prosegue per le vie Grandi e Di Vittorio fino a piazza Giovanni XXIII, epicentro della zona Barca. È un’ampia zona residenziale caratterizzata del cosiddetto Treno, un curioso condominio di forma bassa e allungata.

Tornando all’itinerario principale, sulla destra rispetto alla via della Certosa che stiamo percorrendo, si trovano Villa Serena e Villa della Filanda due aree verdi ben tenute che faranno la felicità dei più piccoli. In questo punto il percorso costeggia per lunghi tratti il Canale Reno e si allontana dalla rete stradale, condendo anche un po’ di relax acustico al ciclista. Superata via Panfili l’itinerario esce dal territorio comunale di Bologna per entrare nella rete ciclabile di Casalecchio di Reno, con diramazioni verso il centro del paese e verso il Parco della Chiusa (noto anche come Parco Talon).

Conviene senz’altro puntare verso quest’ultimo che offre piacevoli attrazioni come il giardino all’italiana accanto alle ville, la tenuta agricola e la zona boscosa, parte della quale cresciuta sulle rive del Reno. Tutto questo complesso è frutto di un progetto voluto dai marchesi Sampieri nel secolo XVIII e poi costruito con pazienza e perizia nel corso di oltre due secoli. Dopo una piacevole sosta al Parco Tolon si può tornare a Bologna seguendo la stessa strada dell’andata.

IDEE PER LA SOSTA

Torri di Bologna

Forse l’elemento architettonico più famoso della città. Alcuni studi ritengono che in origine fossero addirittura un centinaio, tra torri e case-torri. Oggi ne restano solo 17: oltre alle più note Torre degli Asinelli (97 metri) e della Garisenda (48), simbolo della città, le più notevoli sono la Torre Azzoguidi (61 metri) e la Torre Prendiparte (60).

Cimitero monumentale della Certosa di Bologna

Fondato nel 1801 sulla preesistente Certosa di San Girolamo di Casara (risalente al XIV secolo), soppressa qualche anno prima da Napoleone, è diventato un museo all’aria aperta grazie alla passione della nobiltà e della borghesia dell’epoca per i sepolcri familiari. Lo visitarono, tra gli altri, Chateaubriand, Byron, Dickens e Stendhal. Vi riposano: Giosuè Carducci, Lucio Dalla e Alfieri Maserati.

Santuario della Madonna di San Luca

Adagiato sul Colle della Guardia, 300 metri d’altezza a sud ovest di Bologna, il santuario è da secoli meta di pellegrinaggi per venerare l’icona della Vergine col Bambino. La salita di San Luca, ai ciclisti, è una familiare perché più volte affrontata nel corso del Giro dell’Emilia e del Giro d’Italia. Per informazioni: www.sanlucabo.org