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Sabato 16 dicembre scorso sono stati consegnati i lavori di costruzione della pista ciclabile sul sedime dell'ex ferrovia Vasto-Ortona lungo la Costa dei Trabocchi. E' l'opera più significativa dell'intero progetto Bike to Coast con il quale la regione Abruzzo si è impegnata a realizzare una ciclabile di oltre 120 km lungo l'intera linea di costa di propria competenza. E' un'opera attesa da tempo, in particolare dalla FIAB, perchè rappresenta un tratto significativo dell'itinerario n. 6 della rete Bicitalia, rete che recentemente il MIT ha richiamato all'interno di recenti documenti ministeriali. Tale Ciclovia, nella tratta Trieste - Gargano, ha avuto il beneficio di ben due finanziamenti ministeriali nell'ambito del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche per ottenere i quali è necessario che le sette regioni interessate facciano uno sforzo per la condivisione in tempi brevi di un protocollo con il Ministero delle Infrastrutture. Tornando alla Pista dei Trabocchi i cantieri veri e propri vedranno la luce subito dopo le festività natalizie e le opere dovranno essere concluse entro la fine del 2018. La sfida è ambiziosa, così come sottolineato sabato scorso dal presidente della provincia di Chieti (stazione appaltante) Mario Pupillo, ma l'avvio contemporaneo di 4 cantieri distinti dovrebbe garantire il rispetto dei tempi. Presenti all'inaugurazione, a testimonianza dell'importanza dell'opera, anche i past president della provincia di Chieti: Tommaso Coletti ed Enrico Di Giuseppeantonio.

La pista ciclabile da Ortona a Vasto sarà lunga 42 km e larga 4,5 m (compresa la parte pedonale) e attraverserà 9 gallerie e numerosi viadotti. Le opere saranno realizzate da un cartello di imprese locali con la Co.Ge.Pri. srl come mandataria.

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Cerimona cantieri Via Verde Costa Trabocchi 16 12 2017 58   sedime Vasto Ortona copertina   BICISTAFFETTA 206 077

 

 

 

 

Era il 2001 quando la Giunta regionale del Veneto destinò i primi fondi per l'acquisto del sedime dell'ex ferrovia militare Treviso-Ostiglia. I beneficiari furono la Provincia di Padova e l'Ente Parco Sile, i quali cofinanziarano l'acquisto con fondi propri. Nasceva in quell'anno quindi l'iter amministrativo per trasformare il sedime ferroviario ormai dismesso dal dopoguerra in una pista ciclopedonale di grande qualità. La cronaca degli anni successivi ci racconta però che non tutti erano di questa idea, mentre il Parco del Sile iniziava a realizzare i primi 10 km, alcuni amministratori padovani  avevano in animo di realizzare al posto (o in adiacenza che poi è la stessa cosa) della ciclabile una "bella camionabile " che, a loro dire, avrebbe risolto i problemi di viabilità nell'alta padovana. La mobilitazione di residenti e associazioni fu immediata e venne imediatamente costituito il Comitato OstigliaCiclabile (presieduto dall'ing. Pino Terralavoro) proprio per scongiuare il grave pericolo e per la realizzazione della ciclabile.. Alcuni amminstratori locali sulla proposta di una nuova strada  vennero messi in minoranza e iniziò un lungo braccio di ferro, a tutti i livelli, che si concluse solo alla fine del 2005 quando la Giunta padovana dirotto su altre opere i 6 milioni che erano stati destinati alla camionabile. La FIAB affiancò da subito il Comitato e insieme vennero organizzate numerose manifestazioni ed iniziative. Da ricordare anche una copiosissima raccolta di firme e una grandissima manifestazione nel giugno del 2005 alla presenza dell'indimenticabile Gigi Riccardi (presidente FIAB di allora) Dal 2006 in poi quindi la sorte del recupero del sedime ferroviario era ormai segnata positivamente. Nel 2012, sotto la presidenza di Barbara Degani, vennero inaugurati quasi 30 km di tracciato nel territorio padovano e lo scorso 6 ottobre, grazie ad un finanziamento regionale, l'apertura del grande ponte ciclopedonale sul Brenta (125 metri di lunghezza per 3 di larghezza) che garantisce la continuità del percorso tra i comuni di Curtarolo e Piazzola sul Brenta. Una festa di popolo, come l'ha definita Corrado Marastoni, rappresentante FIAB al tavolo tecnico regionale della ciclabilità, e una festa anche per tutti noi che ci abbiamo creduto fin dai primi giorni del lontano 2000. A tagliare il nastro assieme alle massime autorità regionali e locali, Il presdiente Luca Zaia in testa, anche il Coordinatore Regionale FIAB Luciano Renier. Appuntamento tra qualche mese per "l'ultimo miglio"  (in realtà è un miglio e mezzo) per rompere l'ultimo diaframma tra la città della Marca e l'avvenire.

La foto di copertina è di Volker Schmidt della FIAB di Padova

Luciano Renier con Luca Zaia, Volker Schimdt con il vessillo Fiab, la manifestazione del 2005 a Camposampiero con Riccardi, Terralavoro e altri 

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 Volker Ostiglia 6 ott 2017

 

 

 

 

 

 

 

Riccardi a Camposampiero x Ostiglia Day del 19 giugno 2005

La ciclovia delle Risorgive corre lungo il canale raccoglitore delle risorgive della media pianura veronese, che parte dal Mincio (Valeggio s.M.) e arriva all'Adige (in localita` Ca’ Bombarda`, punto di confine tra San Giovanni Lupatoto e Zevio posto a 12 km dal centro di Verona) passando nell’ordine anche dai comuni di Villafranca di V., Povegliano V., Vigasio, Castel d’Azzano, Buttapietra.
La sua lunghezza e` di circa 35 km, dei quali i primi 10 km tra Valeggio e Villafranca sono prevalentemete sterrati su panoramici percorsi di campagna mentre i 25 km tra Villafranca e l’Adige sono asfaltati e perlopiu` in pregevole sede propria, percorribili con piacere anche in bdc.

Si tratta di un'opera bella e importante per la mobilità intercomunale e il cicloturismo, che ha mostrato quanto la sintonia di diverse amministrazioni e il pregevole lavoro di progettazione e coordinamento di un Consorzio di Bonifica che non pensa solo all'ordinario ma anche al miglioramento del territorio possano portare a un progetto di qualità e a grandi risultati; è uno schema virtuoso che, per inciso, qui a Verona cercheremo di riavviare nei mesi a venire anche per i progetti Verona-Ostiglia e Villafranca-Sorgà sugli argini di Tartaro e Tione.

Dal punto di vista cicloturistico la ciclovia e` una significativa interconnessione orizzontale tra la ciclopista del Sole (BI1, di cui la Peschiera-Mantova lungo il Mincio e` una componente) e la ciclovia dell’Adige-Isarco, che dai passi Resia e Brennero transitando per Bolzano, Trento, e Verona porta il Nord Europa fino alle spiagge dell’Adriatico di Rosolina mare, a breve distanza da Chioggia.
Nei paraggi di Vigasio la ciclovia incrocia sul Tartaro quella che dovrebbe diventare la Verona-Ostiglia, tassello della nascente ciclovia Verona-Bologna lungo le tracce della Via Claudia Augusta Ostiliense.
Va inoltre aggiunto che a brevissima distanza dal punto di arrivo sull’Adige sta per essere inaugurata anche una passerella ciclopedonale sulla diga Enel (lavoro realizzato da Enel come opera compensativa per la costruzione di una centrale ad acqua fluente sotto la diga) che, tagliando a meta` la lunga distanza tra il ponte di Porto San Pancrazio a Verona e il ponte Perez a Zevio, permettera` un facile passaggio tra le ciclovie delle sponde destra e sinistra dell’Adige con la creazione di interessanti anelli tra i cosiddetti Paesi Adesanti delle due sponde e la valorizzazione del Parco di Pontoncello.

Il 15 ottobre avra` luogo l’inaugurazione della ciclovia per i ciclisti, con partenza alle 9:00 dall’Adige (localita` Ca’ Bombarda`) e arrivo all’ora di pranzo a Valeggio sul Mincio, dove e` previsto un tortellino-party.

 

Scarica percorso in formato GPX

 

Per aggiornamenti:

https://www.facebook.com/Percorso-ciclo-pedonale-delle-Risorgive-dallAdige-al-Mincio-890072937694685/?ref=br_rs

 

 

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