Questo sito utilizza i cookies per il funzionamento. Cliccando su Ok ne consenti l'utilizzo

percorsi
Typography
Fotopanoramica della pista (M.Galla, 2020)

Da Asiago (VI) a Campiello (VI)

È uno degli itinerari ciclabili più battuti dell’Altopiano di Asiago e nonostante il fondo sterrato e qualche salitella non presenta difficoltà insormontabili. Il percorso è ben segnalato e si presta a gite primaverili, estive e autunnali. Il numero contenuto dei chilometri permette di fare avanti-indietro senza superare la mezza giornata di escursione.

Per saperne di più https://www.magicoveneto.it/altipian/bike/Asiago-Strada-del-Trenino.htm

  • immagine
  • immagine
  • immagine

Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 14 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente quasi totalmente sterrato con ghiaia
Bicicletta Trekking, MTB
Luoghi d'interesse Asiago, Canove
Informazioni pratiche
Gpx del percorso http://www.bicitalia.org/yourls/9hx

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Percorso turistico sul sedime della ex ferrovia Schio-Piovene Rocchette-Asiago (da qui il nome Strada del Vecchio Trenino), a scartamento ridotto e a cremagliera nel tratto che affrontava l’impegnativa salita del Costo. Lungo i 14 chilometri del percorso si alternano prati e boschi restando sempre ai margini dei paesi e lontano dalle strade trafficate. Si parte da Asiago e fino a Canove di Roana si può trovare un certo traffico: sono gli abitanti dei due paesi che qui vengono a passeggiare, fare jogging, spingere le carrozzine. I dislivelli sono sempre moderati e il fondo, anche se prevalentemente sterrato, è molto ben curato e non nasconde alcuna insidia.

A Canove di Roana merita una visita il piccolo Museo della Grande Guerra che, proprio sull’Altopiano, ha visto sparare il primo colpo di mortaio dal Forte Verena: erano le prime ore del giorno del 24 maggio 1915. Chi non fosse interessate alle tragiche vicende del passato, proprio di fronte all’ingresso del museo, può scattare una foto ricordo insieme alla Vaca Mora, la locomotiva del trenino a cremagliera che si gode un meritato riposo dopo anni di onorato e faticoso servizio. Da questo punto in poi la salita comincia a farsi un po’ più decisa anche se resta sempre pedalabile. Entriamo in un’abetaia profumata, da cui si esce quasi a malincuore (ma al ritorno ci si ripassa!).

Siamo ormai in vista dell’abitato di Cesuna che troviamo subito dopo un vecchio casello ferroviario. Dentro il paese la strada diventa asfaltata: mancano un paio di chilometri all’arrivo finale a Campiello ma, prima, c’è ancora la possibilità di una deviazione al Forte Corbin, imponente fortificazione costruita proprio in cima a uno sperone roccioso a picco sulla Val d’Astico. Il forte si raggiunge dalla pista ciclabile in pochi minuti.

Appena fuori da Cesuna ecco una bella sorpresa: una galleria di 350 metri vanta una spettacolare illuminazione che si accende alla bisogna: poco prima di entrare nel tunnel, infatti, il ciclista viene intercettato da una fotocellula che accende l’impianto. Ormai manca pochissimo a Campiello dove, dopo un po’ di meritato relax, si può girare la bicicletta e tornare ad Asiago. Questa volta, però, la strada sarà quasi tutta in discesa.

IDEE PER LA SOSTA

Asiago doc

Il Consorzio di tutela del formaggio Asiago garantisce che solo il formaggio che rispetta certi criteri di produzione sia chiamato, riconosciuto e venduto come Asiago. Il più pregiato è lo Stravecchio, che è un presidio Slow Food. Prima o dopo la gita in bicicletta ritagliatevi il tempo per una degustazione. Per informazioni: www.asiagocheese.it

Museo della Grande Guerra

Sono esposti soprattutto gli armamenti con cui la guerra è stata combattuta: granate, fucili, baionette ed elmetti. Ma quel che colpisce di più sono gli effetti personali dei soldati come le corone del rosario, i bottoni, le piastrine di riconoscimento, le pipe, gli orologi, le bussole e le cartoline dei soldati ai familiari. Per informazioni: www.anacanove.it

Osservatorio astrofisico di Asiago

Fondato dall’Università di Padova nel 1942 sorge sul colle Pennar, a 1.040 metri di altezza. Quando fu inaugurato disponeva del più potente telescopio d'Europa, con uno specchio da 122 centimetri di diametro. L’osservatorio si può visitare solo su prenotazione. Per informazioni: www.pd.astro.it