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VENERDI 14 NOVEMBRE 2014 ore 14.30-17.30

La rete ciclabile nazionale. Situazione attuale e prospettive.

SEMINARIO organizzato dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta con la collaborazione della Regione Toscana

FIAB ha elaborato per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Decreto MATT prot. 33451 del 07/11/2012) la rete ciclabile nazionale denominata Bicitalia, che interessa tutto il territorio nazionale ponendo attenzione alle connessioni europee e che costituisce il contributo italiano al completamento della rete ciclabile europea EuroVelo, progettata dalla European Cyclists’ Federation, di cui FIAB è la rappresentante italiana.

Un progetto unico nel suo genere, che ha il duplice scopo di favorire il cicloturismo in tutta Italia grazie a tracciati sicuri per lo più lontani dal grande traffico, e di valorizzare localmente la modalità ciclistica come soluzione alternativa al traffico motorizzato privato. Tra i principali risultati del progetto è da segnalare, tra l'altro, la costituzione di un partenariato regionale che ha visto coinvolti gli assessorati ai Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Ambiente delle Regioni più attive sul fronte della mobilità sostenibile e in bicicletta.

Le dieci Regioni che hanno aderito al partenariato sono: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia. Sono inoltre stati coinvolti al tavolo tecnico anche funzionari della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Sardegna, la cui adesione formale al partenariato è ancora in corso.

A seguito di vari confronti sono stati determinati i seguenti compiti di coordinamento di gruppi di lavoro specifici:

Segnaletica: Regione Piemonte

Programmazione e finanziamento interventi: Regione Liguria

Criteri tecnici di mappatura e georeferenziazione: Regione Toscana

Standard tecnici di sicurezza: Regione Lombardia

Intermodalità: Regione Emilia Romagna.

Scopo del seminario è fare il punto su criteri e metodologie sviluppate da FIAB e da alcune regioni per la realizzazione della rete ciclabile nazionale, in particolare verrà illustrata l’esperienza toscana.

Programma

14.30 saluti del responsabile di Agri@tour e di Giovanni Cardinali, Presidente FIAB Arezzo e moderatore dell’evento

14.45 presentazione del seminario a cura di Antonio Dalla Venezia, responsabile cicloturismo della FIAB, illustrazione del nuovo portale Bicitalia

15.00 "Struttura e contenuti della banca dati relativa alla Rete Ciclabile Toscana", a cura di Mariano Mirannalti, funzionario dell’Area Coordinamento

Mobilità e Infrastrutture della Regione Toscana

15.20 l’applicazione degli indirizzi toscani per gli itinerari delle ciclovie francigena (EV5), tirrenica (BI 16 Bicitalia) e GR-SI-AR (itinerario toscano della BI 18 Bicitalia) a cura di Michele Bocci, Vice Presidente FIAB Siena ed esperto GIS della Geographike srl

15.40 criteri di valutazione di una ciclovia, a cura di Claudio Pedroni, ideatore di Bicitalia

16.00 gli indirizzi di ECF per lo sviluppo di Eurovelo, a cura di Giulia Cortesi, project manager FIAB.

16.15-17.30 Dibattito e approfondimento

 

Info per aggiornamenti su www.agrietour.it www.fiab-onlus.it

Iscrizioni entro il 12 novembre 2014 http://registrationline.org/fiabform/view.php?id=22478

 

SABATO 15 NOVEMBRE 2014, a partire dalle ore 15, CONVEGNO:

LA RETE CICLABILE NAZIONALE e IL RUOLO DELLE REGIONI

Nell’Unione Europea sono presenti realtà nazionali dove il cicloturismo rappresenta un settore economico ormai maturo e in crescita, Danimarca ed Austria dispongono di una rete ciclabile per uno sviluppo complessivo di oltre 4 mila Km, la Germania supera i 40 mila, l’Inghilterra i 17 mila.
In Italia, nonostante una delibera del CIPE del febbraio 2001 relativa al “Piano generale dei trasporti e della logistica” che impegnava il Ministero dei Trasporti a sviluppare e a sottoporre allo stesso CIPE un apposito studio sulla fattibilità di una rete di percorribilità ciclistica nazionale, finalizzata principalmente all’incentivazione di forme di turismo sostenibile, con particolare riguardo alle zone ad elevata naturalità, definendone le relazioni con le altre reti e servizi di trasporto, le modalità di integrazione, i costi e le modalità di gestione e a costituire un Gruppo di Lavoro nazionale sulla Mobilità Ciclistica, non siamo andati oltre uno studio di fattibilità, affidato a FIAB nel 2002.
Nel marzo del 2014, di nuovo FIAB, ha aggiornato la proposta iniziale, consegnando il “rapporto finale di dettaglio del progetto per la promozione della rete ciclabile nazionale Bicitalia” - redatto per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - e costituisce il contributo italiano al completamento della rete ciclabile europea EuroVelo, progettata dalla European Cyclists’ Federation, di cui FIAB è la rappresentante italiana.
Tra i principali risultati di questo recente progetto è stata la costituzione di un partenariato regionale che ha visto coinvolti gli assessorati ai Trasporti, Infrastrutture,Turismo e Ambiente delle Regioni più attive sul fronte della mobilità sostenibile e in bicicletta.
Il convegno intende fare il punto della situazione sullo stato attuale della rete ciclabile nazionale che, proprio grazie all’azione di alcune Regioni, inizia a configurarsi con tratti di ciclovia particolarmente “qualificati”, dove il recupero comporta spesso la riqualificazione e la tutela di zone di pregio ambientale o manufatti di valore storico e paesaggistico e la pista ciclabile, pur avendo un costo, diventa un'opportunità per sottrarre aree al degrado e valorizzarle, restituendo ambienti e paesaggi alla frequentazione e alla vigilanza della gente, siano ciclisti locali o un turismo pedalante a zero impatto ambientale.
L’Italia ha anche un enorme patrimonio di viabilità secondaria, sedimi di tracciati ferroviari dismessi, strade alzaie in argini carrabili, strade bianche e rurali che a costi ridotti per piccole migliorie nella pavimentazione, segnaletica e attraversamenti, possono costituire un sistema di ciclovie, limitando la scelta delle piste ciclabili “protette” solo dove mancano tragitti secondari sicuri e deve essere garantita la continuità di un itinerario perchè non ha senso spendere soldi dove i percorsi e le strade "piacevoli" già esistono e sono a bassa densità di traffico.
Oggi, finalmente di fronte ad una forte domanda di cicloturismo e prendendo esempio da altri paesi europei, si richiedono soluzioni in tempi non lunghi e non piste ciclabili ad alto costo che non verranno mai realizzate oppure, nel migliore dei casi, andranno a sottrarre fondi ed energie alla realizzazione di una rete ciclabile più vasta ed importante.


PROGRAMMA DELLA TAVOLA ROTONDA
Ore 15.00 saluto di Vincenzo Ceccarelli, Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Toscana


Partecipano:
Antonio Dalla Venezia, responsabile cicloturismo della FIAB, moderatore


Presentazione di buone pratiche e discussione a cura di:
Riccardo Buffoni, Dirigente Area Infrastrutture e Mobilità Sostenibile della Regione Toscana,
Raffaele Sforza, Regione Puglia, Coordinatore Gruppo di lavoro Mobilità Ciclistica - Coordinamento interregionale tecnico della Commissione infrastrutture e mobilità della Conferenza delle Regioni e Province autonome
Luisa Casu, Regione Liguria, responsabile del progetto di rete ciclabile ligure 


Presentazione della ciclovia Grosseto-Siena-Arezzo a cura di Giovanni Cardinali, Presidente FIAB Arezzo, responsabile di progetto dell’itinerario toscano della BI 18, Grosseto-Fano.