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Fotola ciclabile presso Ponte Pellice (C.Pedroni, 2010)

Da Airasca (To) a Moretta (Cn)

La lunghezza ridotta, la sicurezza della sede protetta e il profilo altimetrico privo di asperità fanno di questa ciclabile una scelta ideale per le escursioni familiari, anche nel caso di bambini al seguito.

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Informazioni

Tipologia di percorso pista ciclabile in sede protetta
Lunghezza 19.2 km
Livello di difficoltà facile
Fondo stradale prevalente asfalto, sterrato
Bicicletta Trekking, MTB, Bici da corsa
Luoghi d'interesse Airasca, Cercenasco, Vigone, Villafranca
Informazioni pratiche
Gpx del percorso http://www.bicitalia.org/yourls/airascavillafranca

Alloggi per cicloturisti

Descrizione

Questa ciclovia rivive su un tratto della ex ferrovia che collegava Airasca a Salluzzo (circa 33 chilometri), con diverse diramazioni per servire la maggior parte di località del Piemonte sud-occidentale. I 19 chilometri che oggi permettono al ciclista di tagliare campi coltivati e piccoli pioppeti potrebbe essere l’inizio di un progetto più ampio, quando anche altri pezzi della ex linea ferroviaria saranno convertiti a ciclabile.

Si parte da Airasca e subito si assaggia il fondo sterrato ricoperto di ghiaia, che comunque non presenta alcuna difficoltà in sella a una bicicletta da trekking o mountain bike (con la bici da corsa o in caso di coperture particolarmente strette è bene prestare un po’ di attenzione in più). La fusione con il paesaggio è totale, anche grazie al silenzio di cui la ex ferrovia sa farsi custode, lontano dalle automobili, che comunque scarseggiano anche sulle strade di queste zone.

Ad allietare la pedalata, nelle giornate di bel tempo, c’è anche il Monviso il cui maestoso profilo è ben visibile da molti punti dell’itinerario. Dieci chilometri dopo la partenza da Airasca si arriva a Vigone, piccolo comune agricolo di 5 mila abitanti che però può vantare uno dei presepi più grandi d’Italia. Lo si può ammirare all’interno del municipio, dove è esposto da più di 10 anni.

Si torna in sella per raggiungere Villafranca, bagnata dalle acque dei torrenti Pellice e Chisone e dal fiume Po. Una volta a destinazione, si può prendere in considerazione un circuito extra che però si trova al di fuori della pista ciclabile. Si tratta di un anello che da Villafranca porta verso Cavour lungo al strada provinciale 153 e poi a Zucchea per la strada provinciale 152. Il percorso attraversa una campagna piacevole e silenziosa ed è molto poco trafficato, soprattutto nei week end. Tuttavia l’opzione è sconsigliabile in caso di bambini al seguito.

IDEE PER LA SOSTA

Carnevale

In occasione del carnevale, ad Airasca, ha luogo una sfilata di carri allegorici provenienti dai diversi comuni della zona. Le maschere tipiche di Airasca sono il Prajé (il manovale che si occupa della manutenzione dei canali di irrigazione) e la Marghera (che produce il burro).

San Bartolomeo

È il patrono di Airasca e per festeggiarlo il paese organizza (nei giorni attorno al 24 agosto) la Sagra del pollo. Si tratta di una collettiva abbuffata di pollo cucinato in diversi modi: rollatine, grigliate, insalata, carpione, finanziera.

Cappella di Missione

La Missione è citata in un documento del vescovo di Torino, risalente al 1037. Alla fine del XIV secolo la cappella è stata ricostruita e completamente affrescata. L’artista più illustre che lavorò a questo progetto è Aimone Duce, autore dell’Annunciazione.